admin

Quando l’Inter non era solo calcio: basket, rugby, hockey e la femminile

Negli anni ’20 l’Inter è polisportiva: la sezione cestistica vince lo scudetto 1923. A guidarla Arrigo Muggiani, figura chiave della pallacanestro italiana. Curiosità enorme: la Milano sportiva del primo Novecento porta il marchio nerazzurro anche fuori dal pallone.

Rugby: una finale e una metamorfosi

Nel 1927 nasce la squadra di rugby in seno all’Ambrosiana-Inter. Nel 1928-29 gioca il primo campionato italiano, vince lo spareggio 3-0 con la Lazio, poi la sezione viene estromessa e si trasforma negli Amatori Rugby Milano. Un passaggio di testimone che segnerà la storia del rugby cittadino.

Hockey: titoli italiani e Coppa Spengler

Nel 1949 l’Inter ingloba l’Hockey Club Milano: nasce l’H.C. Milano-Inter. Titoli 1950, 1951, 1952, 1954 e due Coppe Spengler (1953, 1954). È la foto di un’Inter multisport capace di vincere su ghiaccio come su erba, prima delle difficoltà economiche e della fusione del 1956.

La femminile: la metà campo che mancava

Nel 2018-19 il club istituisce la prima squadra femminile, dopo anni di lavoro sul vivaio. È una curiosità che parla al presente: la piramide nerazzurra si completa, riconoscendo il calcio femminile come frontiera di identità e sviluppo.

eSports: la maglia nel mondo digitale

Dal 2020 l’Inter entra negli eSports. Non è un gioco laterale: è la traslazione dell’identità in un ecosistema in cui i tifosi “giocano” la squadra. Curiosità significativa: il brand si allena anche nel virtuale.

Perché la polisportiva conta ancora

Basket, rugby, hockey, femminile, eSports: cinque finestre su un’idea antica e modernissima. L’Inter nasce “Internazionale”, diventa inter-disciplinare: un club che sa espandersi dove c’è passione, competenza e Milano.

Lascia un commento